Bolzonella, l’ex prof dell’Università di Padova accusato di truffa: «I miei titoli sono reali ed efficaci»
Il consulente ambientale ed ex docente del Bo spiega la sua versione dei fatti: «L’accreditamento negli Usa è completamente diverso da qui»
a.f.
Silvano Bolzonella, ex docente a contratto dell'Università di Padova e consulente ambientale
«I miei titoli sono validi ed efficaci». È perentorio Silvano Bolzonella, il consulente ambientale ed ex docente a contratto dell’Università di Padova finito nel cuore dell’inchiesta del pm padovano Benedetto Roberti per il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato e di Enti Pubblici e falsa dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
Professor Bolzonella le viene contestata la sua laurea a Miami.
«La laurea a Miami è assolutamente riconosciuta. Il sistema di accreditamento americano e completamente diverso dal nostro».
In che senso?
«Le università private, come quella che ho frequentato io, si appoggiano ad agenzie di accreditamento, ce ne sono molte. A questo punto i titoli vengono accreditati secondo le norme internazionali»
È andata così quindi?
«Guardi, ho tanto di postilla con bollo in oro del governatore, firma di un notaio e asseverazione del tribunale di Milano. Anche questo è tutto falso?»
È preoccupato?
«Preoccupato per nulla, faccio il mio lavoro e lo faccio bene, mi sto piuttosto arrabbiando molto. Adesso non lo voglio dire, ma tutto ciò ha dei responsabili»
Cioè?
«Persone che ritengono che il mio curriculum sia troppo ricco per una persona di 57 anni, come me. Ma è colpa mia se ho fatto diversi lavori ed esperienze e ho avuto molti incarichi? La cosa comunque non finirà qui»
Cosa pensa di fare?
«Sicuramente farò anch’io un esposto. Ma quando sarà il momento»
Il suo nome compare anche in un’inchiesta ad Asiago
«Pensavano ci fosse amianto nelle terre di scavo. Ho dovuto fare anche l’incidente probatorio e alla fine mi hanno dato ragione: non c’era amianto. E poi là c’era anche l’Arpav che ha fatto i lavori di collaudo»
Queste indagini le stanno arrecando danno?
«Direi proprio di sì. Per il mio buon nome innanzitutto, ma poi perché ho perso molti lavori a causa di tutto ciò»
Adesso sta lavorando?
«Certamente, faccio lavori in tutta Italia»
Con l’università non lavora più?
«Per il momento no, anche se potrei benissimo farlo. Preferisco prima si faccia chiarezza su questa storia»
Come mai ha partecipato a così tanti bandi di concorso per l’insegnamento?
«Non l’ho fatto certo per soldi, ma a titolo onorifico. A parte l’ultimo anno che ho preso un gettone di 600 euro, l’ho sempre fatto gratis. Mi sembra chiaro che non possa esserci alcuna truffa. Non c’avrei guadagnato nulla. Questo è tutto un bluff e verrà dimostrato a breve».
a.f.
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