In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Mistère contro Dylan Dog, contesa bis in tribunale. Il disegnatore bellunese denuncia diffamazioni

Roberto Cardinale si è sentito offeso per un post su Facebook. Sul banco degli imputati uno sceneggiatore della sua stessa scuderia

Gigi Sosso
2 minuti di lettura
Una carrellata di pubblicazioni tra quelle denunciate dal disegnatore bellunese 

Fumetti di grande successo in tribunale. Il disegnatore di Martin Mystère ha portato davanti al giudice di Belluno lo sceneggiatore di Dylan Dog.

Le accuse tra creatori

Il bellunese Roberto Cardinale, che per trent’anni si è occupato delle avventure dell’archeologo e scrittore conosciutissimo come il “detective dell’impossibile”, che indaga sui grandi misteri del passato e del presente come Atlantide, i dischi volanti, la parapsicologia e diversi enigmi della storia, dell'archeologia e della scienza, ha querelato per l’ipotesi di reato di diffamazione aggravata Roberto Recchioni.

Nel dicembre 2020, Recchioni avrebbe scritto sul suo profilo Facebook un post, nel quale se la sarebbe presa con lui definendolo «un uomo con evidenti problemi... disgraziato... con un problema psicologico reale».

L’imputato, che invece si dedicava da tempo all’ex agente di Scotland Yard, già alcolista e da sempre vegetariano e animalista convinto, dal passato misterioso e dal presente come detective privato per casi insoliti e appassionanti per i suoi lettori, è seguito da qualcosa come 40 mila amici e per quel messaggio ha ottenuto 582 mi piace.

La disputa in tribunale

È stato parecchio letto e, proprio in questo e nella diffusione planetaria del social media, sta l’aggravante contestata dalla Procura della Repubblica di Belluno.

Cardinale si è anche costituito parte civile con l’avvocato di fiducia Jenny Fioraso, quindi, chiederà un risarcimento danni adeguato.

Recchioni, invece, è difeso da Maurizio Fernando Teti del foro di Vibo Valentia ma con studio a Roma. Ieri il legale ha invocato un legittimo impedimento per un problema fisico, ma il giudice Domenico Riposati non l’ha considerato tale, nominando un collega d’ufficio. Il processo va avanti e dovrebbe concludersi nel mese di ottobre.

L’antefatto

C’è un antefatto, che avrebbe scatenato tutto. La causa civile per plagio intentata da Cardinale contro gli sceneggiatori della Sergio Bonelli editore, la storica casa per la quale lavorava. In primo grado, si è visto dare torto dal Tribunale di Milano, ma è pendente l’appello ed è in questo contesto che Recchioni avrebbe pubblicato il post incriminato. Cardinale l’ha letto oppure qualcuno gliel’ha segnalato, di sicuro è andato a presentare una querela.

Il disegnatore, che attualmente è titolare di un negozio di fumetti in via Caffi a Belluno,si lamenta del fatto che fin dal 2014 troverebbe il suo materiale già pubblicato - sceneggiature e anche disegni - in diversi numeri degli albi Orfani, Dylan Dog e Nathan Never.

Il saccheggio

Addirittura avrebbe visto delle tavole inedite, interamente riportate. In sostanza, il suo materiale sarebbe stato saccheggiato da alcuni colleghi, senza la sua indispensabile autorizzazione.

Quanto alla diffamazione aggravata contestata dal pubblico ministero Giuseppe Gulli, a suo giudizio è pacifica e gli sarebbe costata anche dei lavori ben retribuiti. A parte il fatto che Recchioni avrebbe continuato a plagiare anche in seguito, ma di questo eventualmente si parlerà in sede civile. A Belluno, Riposati ha aggiornato a ottobre per discussione e sentenza di primo grado. Non è ancora stata precisata la richiesta di risarcimento danni.

2

Articoli rimanenti

Accesso illimitato a tutti i contenuti del sito

1€ al mese per 3 mesi

Attiva Ora

Sblocca l’accesso illimitato a tutti i contenuti del sito

I commenti dei lettori