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Safilo, nessun voto in assemblea: possibile un referendum a fine ferie

Presentata l’intesa tra l’azienda e i sindacati Femca Cisl e Uiltec Uil, resta la spaccatura con Filtcem Cgil, che non è convinta del piano presentato dall’imprenditore Fulchir

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Una manifestazione dei dipendenti della  Safilo di Longarone

 

Alla Safilo di Longarone sono in corso le assemblee sui contenuti del verbale di incontro tra la Safilo e i sindacati Femca Cisl e Uiltec Uil di martedì 1 agosto, sempre a Longarone, in cui è prevista la cassa integrazione con il 100% di copertura per i lavoratori destinati al passaggio alla Thélios e alla Innovatek per la durata di due anni. La cassa ha un massimale di 1320 euro. Le integrazioni, a carico della Safilo, vanno da 500 a 800 euro.

I lavoratori hanno dimostrato interesse per l'intesa che, però, non è stata definita “accordo”. Interesse determinato soprattutto dall'assicurazione dello stipendio pieno anche per quanti, fra i 450 dipendenti Safilo, dovranno rimanere a casa in attesa delle rispettive assunzioni.

Da parte della componente Cgil (Fltcem, quindi) sono state comunque manifestate grosse riserve per il piano industriale presentato da Carlo Fulchir.

A causa di quella che di fatto si presenta come una spaccatura, le assemblee di oggi non si concluderanno con il voto, che sancirebbe il dato di fatto. Fra tre settimane, al termine delle ferie, le organizzazioni sindacali faranno il punto della situazione e insieme alle rsu decideranno come procedere, in particolare se andare al referendum oppure no.

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