Si chiama B.J. Kennedy Geriatric Oncology Award, ed è il tributo che l'organizzazione di oncologi più potente del mondo, l'Asco, nel corso del suo meeting annuale, conferisce alla massa dominante dei nostri pazienti, gli anziani. La grande mole di studi scientifici d'avanguarda, e spesso groudbreaking, non fa dimenticare, infatti, agli oncologi americani che la stragrande maggioranza dei malati di cancro ha più di 65 anni ed è affetta da altre patologie, alcuni poche altri tantissime, che devono cambiare l'approccio terapeutico, senza mai negare una cura per il cancro.
Quest'anno la B.J. Kennedy Award dell'Asco è andata a Hans Wildiers, oncologo medico dell'Ospedale universitario di Leuven, in Belgio dove coordina il Leuven Multidisciplinary Breast Cancer Center.

E' un premio importante come importante è la presentazione che Hans Wildiers ha fatto al Congresso, nel ricevere il riconoscimenti, perchè ha presentato i risultati di uno studio randomizzato che dimostra come gli interventi di tipo geriatrico, che possono essere messi in atto prima dell’inizio della chemioterapia nei pazienti anziani sono in grado di migliorarne la qualita’ della vita.

E’ cosi perche’ la valutazione geriatrica è in grado di svelare i molteplici problemi legati alla eta’e quindi di diminuire la tossicita’ del trattamento,favorire il completamento della terapia ,migliorare la funzionalita’ fisica,oltre,come si è detto, migliorare la qualita’ della vita.

I dati che Hans Wildiers presentera’ sono utili per convincere gli Oncologi Medici ad utilizzare questo tipo di valutazione.Cosa che sarebbe difficile per la costante carenza di tempo legata a carenze di organico che viene deunciata in tutta Europa ed in USA.Ma in realta’ la valutazione geriatrica è in grado di risolvere in anticipo molti problemi che richiederebbero un tempo supplementare agli Oncologi Medici.Ed è interessante far notare la lungimiranza dell’ASCO che costantemente con ogni mezzo tenta di diffondere questo messaggio,a differenza di quanto poco fanno le societa’oncologiche europee.Ecco cosi che il lavoro di una serie di oncologi europei,Hans Wildier è belga,viene riconosciuto maggiormente in USA che in Europa.

Ma chi è Hans Wildiers? Sempre gentile,sorridente,grande pianista per intrattenere gli amici è in realtà colui che ha saputo diffondere la mentalità e l’organizzazione per la cura degli anziani in Belgio con un lavoro paziente e capillare.Appartiene alla seconda generazione degli oncologi geriatri Europei,ha pubblicato importanti puntualizzazioni,contribuendo alla presenza europea in questo campo.Congratulazioni Hans!

*** Silvio Monfardini ha vinto il BJ Kennedy Award dell'Asco nel 2015