In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Longarone, conto da 1000 euro al mese

Pesa sul bilancio una multa sull’Iva evasa ma la paga l’ex presidente De Lorenzi: tra imposta e sanzioni sono 72mila euro

di Cristina Contento
2 minuti di lettura

LONGARONE. Mille euro al mese cash per coprire il debito Iva. E per i prossimi cinque anni.

La «cambiale» fissata mensilmente nel bilancio della società di calcio del Longarone risale al 2006, all’epoca della presidenza De Lorenzi: a quando praticamente arrivò la “tuonata” di circa 72mila euro da pagare per Iva non versata, multe e sanzioni per i libri contabili della società tenuti male, interessi e more.

Una staffilata che la società di calcio ha concordato di pagare a rate con l’Agenzia delle entrate e che si è preso la briga di saldare, a rate di mille euro al mese appunto, l’ex dirigenza della stessa società ritenuta responsabile di quegli errori e omissioni in bilancio.

«Giovanni De Lorenzi ci versa mille euro al mese» spiega Antonio De Bona, il vicepresidente della società «Le sanzioni, rilevate dalla Agenzia delle entrate sono in relazione a una procedura iniziata nel 2006 e si riferiscono al periodo 2002-2006, quando c’era la presidenza De Lorenzi. I rilievi evidenziavano il mancato deposito delle denunce annuali, per mera ignoranza delle procedure, contestazioni sui versamenti Iva e ritardo di pagamenti» continua il vicepresidente «La società si è impegnata a sostenere la rateizzazione delle sanzioni su sei anni, sanzioni, che sono lievitate anche a causa di una negligenza del professionista incaricato per l'accertamento concordato, che non si è presentato, forse per dimenticanza, all'appuntamento fissato presso l'Agenzia delle entrate. Tutto ciò impegna la società a sostenere una rateizzazione di circa 1.000 euro al mese che sostiene con il contributo personale di chi, all'epoca, la reggeva».

È un anno e mezzo che la società del Longarone paga ormai per rientrare del debito e restano almeno 5 anni ancora da pagare (12 rate all’anno): circa 72mila euro la «mazzata» tra Iva da recuperare, interessi, sanzioni e percentuale di riscossione.

Certo, quattrini che si preferiva non dover sborsare, per un periodo lungo così, poi. Ma tant’è, non è per questo che l’altra sera c’è stata la riunione con il sindaco Padrin e le famiglie dei ragazzi sul futuro della società. La dirigenza attuale è in scadenza al 30 giugno e il presidente Passarella lascia la sedia. c’è bisogno di gente che ricopra incarichi.

«Chi entra oggi nella società non risponde chiaramente di quel che c'era prima perchè ne rispondono il presidente e la società di allora» continua De Bona «E c’è l'impegno per il futuro a pagare. Chi entra sarà messo a conoscenza di tutto, nelle nostre assemblee abbiamo portato tutti a conoscenza della situazione: non è una novità, quindi e De Lorenzi dà un contributo di mille euro al mese. Dal punto di vista della dirigenza, abbiamo bisogno di rinnovare e allargare gli organici della società e abbiamo cercato di coinvolgere i genitori che hanno i bambini che giocano nelle nostre squadre giovanissime, oltre a cercare anche l’aiuto dei longaronesi, della popolazione. Abbiamo un centinaio di ragazzini che giocano e hanno il diritto di continuare a praticare questo sport. Si sapeva che il presidente non avrebbe confermato il suo impegno, quanto a me non intendo impegnarmi alle stesse condizioni di oggi perchè il lavoro di questi anni non è più sostenibile: se riusciamo a trovare una forma societaria che si allarga e se riusciamo a dividere l'impegno bene, altrimenti quanto fatto finora stanca e a queste condizioni non potrei essere più disposto a continuare. Qualche altro consigliere ha deciso che non resterà sempre per motivi di impegno: in questi anni è stato molto gravoso per noi. L'impegno è tanto: abbiamo sei squadre nel settore giovanile, dai più piccoli alle due squadre di pulcini una di esordienti, giovanissimi e allievi».

Poi la prima squadra che milita in terza categoria. Ma questa ì un’altra storia.

«La prima squadra? Penso faremo la terza categoria e di fare un team all'altezza per giocarci la promozione: se ci si riesce bene. Questo anche se qualche ragazzo smetterà perchè avevamo un team non giovanissimo per il resto».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

I commenti dei lettori