La Fisi bellunese allarmata per il calo di tesserati
C’è troppo agonismo per i bambini, c’è la volontà di rivoluzionare il Gp Lattebusche

BELLUNO. Tempo di consuntivi ma anche di sguardi al futuro per gli sport invernali bellunesi. A qualche settimana dalla chiusura della stagione, la presidente del comitato di Belluno della Fisi, Federica Monti, ha incontrato, come consolidata tradizione, tecnici e dirigenti delle società bellunesi, oltre che, in un incontro specifico, gli allenatori delle categorie Baby e Cuccioli dello sci alpino. Proprio in quest’ultimo ambito, gli argomenti centrali sono stati la formula della gimkana e l’eccessivo agonismo. Dal dibattito è emersa la necessità che in queste categorie i piccoli che dovrebbero sciare per puro divertimento cercando soprattutto di acquisire tecnica, sicurezza e destrezza. Non solo e non tanto pali, insomma. Qualche proposta è stata avanzata anche in merito a una rivisitazione della finalina e della finale del circuito Lattebusche con l’inserimento per i Cuccioli di due prove invece di una ovvero uno slalom un giorno e il gigante il giorno successivo, il tutto per agevolare maggiormente gli atleti che parteciperanno al Trofeo Cuccioli e per creare una prova aggiuntiva al fine della qualificazione allo stesso Criterium.
L’incontro di Longarone, ha visto porre in evidenza il calo di praticanti, fin dalla categorie giovanili. Ne ha parlato, a proposito dello sci di fondo, il vicepresidente del comitato, Claudio Scopel. Altro punto critico rilevato dal dirigente feltrino è stato quello della sovrapposizione delle gare. Per lo sci alpino sono intervenuti Massimo Pellegrino, per la categoria Giovani, Cesare Reghin per le categorie Senior e Master, Stefano Menegus ed Edi Savi per Ragazzi – Allievi e Umberto Sommavilla per le categorie Baby Cuccioli. Tutti hanno manifestato una certa preoccupazione per il continuo calo di praticanti.
Per il biathlon, Gregor Gombac ha elogiato l’organizzazione dei Campionati italiani aria compressa disputati nel nuovo poligono di Palafavera, mentre per i bob Edoardo Pavanello ha segnalato come sia stato avviato un corso piloti per ragazzi di 16 anni che però potranno gareggiare solo da maggiorenni. Vittorio Romor ha invece relazionato sullo sci alpinismo: anche per questa specialità il problema neve ha condizionato l’inizio stagione ma in maniera più pesante rispetto alle altre discipline in quanto i percorsi di gara non possono beneficiare della neve programmata.
A Umberto Sommavilla il compito di relazionare sullo sci d’erba e illustrare il programma dei Mondiali di Tambre di settembre. Per la categoria giudici di gara è intervenuto Gianluca Codemo, lui stesso giudice per lo sci nordico, che ha ribadito la necessità del reclutamento di nuovi soggetti in particolare per lo sci alpino dove la carenza di queste figure si fa sentire anno per anno sempre più pesante.
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