Alpago, è un pareggio che vuol dire fiducia
Con il Fontanelle, i ragazzi di Pierobon ce la mettono tutta e rimediano con Dal Paos

PUOS D’ALPAGO. Avanti, a piccoli passi, ma avanti. L’Alpago riparte e mette una garza all’emorragia delle ultime due pesanti sconfitte traendo, dalla gara col Fontanelle, il contentino di un punto guadagnato. Al gioiello di Da Ros risponde la stoccata dell’evergreen Mattia Dal Paos, uno che, in questo inizio di stagione, il segno lo lascia spesso e volentieri.
Partita dura, violenta, equilibrata sì ma con leggero predominio dei padroni di casa che, a tratti, mettono sotto gli ospiti e sul piano del gioco e su quello del ritmo. La prima emozione, a dire il vero, la regala il direttore di gara: al quarto d’ora Fullin si invola imbeccato da D’Inca’, Trevisan esce in modo baldanzoso, si rialza e para un metro al di fuori della sua area: sarebbe espulsione ma quello che tutti al Comunità Montana vedono, mentre si sbracciano increduli e furenti, sfugge all’occhio sonnecchiante dell’unico che ha voce in capitolo. Il vento è contrario alle vele gialloverdi e al 24’ spira a favore della caravella ospite: punizione dai venticinque metri elargita ingenuamente dalla difesa alpagota; sulla mattonella ci va Da Ros che, pennellando a giro, regala a tutti i presenti un olio su tela da far amare ancora di più questo già bellissimo gioco.
L’Alpago dal canto suo non si perde d’animo, inizia a carburare e produce due buone occasioni, in fotocopia. Minuti 34’ e 43’; per la proprietà commutativa, se scambiamo l’ordine degli addendi il risultato non cambia, e infatti: l’asse caldo su cui corre l’offensiva è quello Fullin-Dal Paos, col primo che crossa e ricrossa da favola per il compagno che inzucca e incorna: Trevisan, però, fa da terzo incomodo sulla strada della rete. Nella ripresa l’Alpago non demorde, è tenace e coriaceo mentre il Fontanelle si chiude a riccio, lasciando alti e liberi gli incursori fulminei Polo e Da Ros. La contesa è feroce, il campo da gioco pare diventi quasi un’arena dell’antica Roma con una bolgia tutt’attorno: non si fanno prigionieri e, a tratti, sembra di trovarsi in una vera e propria caccia all’uomo, con l’arbitro Coderno che sorvola fin troppo sull’incolumità di molti.
Nel mentre, il Fontanelle sciupa e non chiude la pratica, lascia aperto lo spiraglio che matura presto in una breccia tra le mura difensive: al 70’, lancio dalle retrovie, De Lazzer e Grava in sincro non ci vanno proprio così bene e Dal Paos, lasciato rimbalzare il pallone, a tu per tu con Trevisan lo beffa, trafiggendolo con un tocco delicato. Di qui la gara si congela, l’Alpago attacca ancora ma vano sarà il suo sforzo. Il pareggio mette tutti d’accordo.
Rolando Dazzi
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