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Da Roit: «Era il loro anno ma usciamo a testa alta» De Dea: «Orgoglioso»

le interviste“I campioni dell’Agordino hanno dovuto giocare 100 minuti prima di batterci». Il capitan futuro del La Valle, Alessandro Da Roit, ha la testa alta e ha ragione. Il mondo del calcio è...

G.SAN.
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le interviste

“I campioni dell’Agordino hanno dovuto giocare 100 minuti prima di batterci». Il capitan futuro del La Valle, Alessandro Da Roit, ha la testa alta e ha ragione. Il mondo del calcio è crudele e spietato, lo si sa. Ricordarsi dei secondi classificati è spesso cosa per gli amanti degli almanacchi. Ma questo La Valle merita un posticino nella memoria. Comunque. «Oh», dice “Cere” Da Roit, «questo era l’anno del Voltago, ma hanno dovuto combattere 100 minuti per avere ragione di questo La Valle. Io non esco con la testa bassa da questa partita. È stata una bella stagione, da squadra vera. Non è stata una finale facile. Ho toccato tanti palloni, ma con questo terreno ne ho messo a terra pochi a dire il vero».

È un arrivederci al 2019 quello di “capitan futuro”. «Il La Valle c’è, abbiamo tanti giovani a partire da Del Chin. Il prossimo anno ci siamo ancora».

Capitan presente è Daniele De Dea. «Sono orgoglioso di questo La Valle», commenta nel buio gosaldino, «l’ho detto anche in spogliatoio: non posso rimproverare nulla alla mia squadra. Abbiamo tenuto il campo alla grande. È vero: nessuno si ricorda della seconda, ma noi abbiamo fatto soffrire questo Voltago in una partita davvero strana che dimostra come il calcio non abbia logica: ti riscaldi, poi ti fermi, poi completi il riscaldamento».

Deluso Michele Ferroni, ma: «Ho visto ragazzi di 15-16 anni giocare una finale con personalità, marcare e farsi marcare da gente decisamente più navigata. È stata una bella partita decisa da un episodio. Potevamo anche andare in vantaggio, ma anche loro. Sia Gaiardo che Stradelli sono stati bravi a salvare la propria in rete in alcune circostanze». —

G.SAN.

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