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Pontarollo: «Ho ambizione e molta voglia di migliorarmi»

Le prime parole del nuovo allenatore del San Giorgio Sedico. «La dirigenza mi ha fatto un’ottima impressione, la squadra è reduce da due ottimi tornei»

Nicola Pasuch
1 minuto di lettura



. Un allenatore giovane, ma ambizioso che vuole crescere insieme alla squadra e alla società. Alessandro Pontarollo, il nuovo tecnico del San Giorgio Sedico, è nato nel 1980, arriva da due stagioni alla guida della prima squadra del Valbrenta e vanta una carriera di alto livello come calciatore. Oltre alla maglia dell’Atalanta, ha vestito, ad esempio, quelle di Lumezzane, Triestina, Monza e Pro Vercelli.

«Ma il mestiere dell’allenatore – precisa Pontarollo – è tutta un’altra cosa, è un altro sport. È vero che se hai giocato vedi le partite in un certo modo e capisci certe situazioni, ma non è affatto detto che un ottimo, o un buono o un discreto calciatore sia poi bravo anche come allenatore. Bisogna saper fare delle cose funzionali alla squadra. Insegnare le cose è diverso, non è facile».

Quali sono le prime impressioni sulla nuova società, il San Giorgio Sedico?

«Le prime impressioni sono buone. C’è stato un primo incontro venerdì scorso e le impressioni sono state subito ottime. Come fanno tutti quanti, mi sono informato un po’su questa società e le referenze che ho avuto sono ottime, per la loro serietà e il loro attaccamento. Quest’anno, al Valbrenta, avevo anche alcuni giocatori dalle zone di Feltre e Belluno e anche loro me ne hanno parlato molto bene: arrivo in una società che mette nelle condizioni migliori per poter lavorare».

Nella stagione appena trascorsa avete ottenuto la salvezza in Eccellenza con il Valbrenta, mentre il San Giorgio Sedico ha sfiorato i playoff...

«Arrivo in una società che ultimamente ha sempre fatto campionati importanti e per me, che sono un allenatore giovane, è uno stimolo in più. Quest’anno sono arrivati quinti e non hanno giocato i playoff solo per i punti di distacco da quelle davanti, l’anno scorso erano andati ai playoff, quello prima sono arrivati secondi per un punto dopo essere stati in vetta per tutta la stagione».

Cosa le ha chiesto la dirigenza e cosa porterà del suo bagaglio di tecnico?

«Sono due anni che alleno in prima squadra pertanto porto la mia ambizione e mia voglia di migliorarmi. Arrivo in una società che vuole fare degli investimenti importanti anche in materia di impianti sportivi e che nel prossimo futuro probabilmente vorrà provare a crescere. Per me, che sono un allenatore giovane, poter lavorare in una società con queste ambizioni è davvero stimolante».

Nelle scorse settimane il San Giorgio Sedico aveva deciso di non confermare sulla panchina della prima squadra Mauro Fin (subentrato nel corso della stagione a Bruno Gava) ed aveva valutato alcune alternative, bellunesi e non, in particolare Massimiliano Parteli, Alessandro Ferro e Paolo Fedato. A convincere più di tutti, però, alla fine, è stato Pontarollo. —

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