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È partito da Cusighe il viaggio Mask to ride

Grazie all’idea del pilota Alvaro Dal Farra saranno donate cinquantamila mascherine in giro per tutta Italia

Gianluca Da Poian
2 minuti di lettura

Gianluca Da Poian / BELLUNO

Ad un certo punto, Alvaro Dal Farra si commuove. Sì proprio lui. Quel ragazzo all’apparenza indistruttibile, abituato per passione e lavoro a compiere spericolate acrobazie in moto, salti mortali, a sfidare le leggi della fisica e ad essere sempre al centro dell’attenzione mediatica, faticava nel trattenere le lacrime.

«Nel giorno che segna la riapertura dei confini regionali, abbiamo deciso di ricominciare da chi è stato abbandonato».

L’ultima sua invenzione? Il Mask to Ride. Una “carovana”, composta da due furgoni personalizzati, da ieri ha cominciato a percorrere i 3 mila chilometri previsti in tutta Italia, con l’obiettivo di consegnare 50 mila mascherine alle associazioni legate al mondo della disabilità.

L’intuizione, nata dalla collaborazione tra i bellunesi Nicola Barchet di Giesse Risarcimento Danni e Alvaro Dal Farra del team di freestyle motocross DaBoot, insieme a Mattia Cattapan fondatore di Crossabili, si è presto trasformata in un viaggio a tappe il cui via è stato dato a Cusighe. E si concluderà, tra l’altro, sempre a Belluno sabato 13.

Oltre alle tre anime del progetto, in viaggio vi sono due gruppi di piloti professionisti e semiprofessionisti che praticano motocross, quad e motoslitta freestyle, il fotografo specializzato sul tema della disabilità nel mondo Christian Tasso, il fotografo e videomaker Cristopher Breda ed Angie Lanotte dell’ufficio stampa. Ma ognuno di noi potrà partecipare “virtualmente” all’iniziativa, seguendo gli aggiornamenti sulla pagina facebook Crossabili e su instagram, cercando il profilo Alvarodalfarra77.

«Ritorniamo alla vita», ha raccontato Alvaro, accolto dagli applausi dei presenti. «Da quasi un mese e mezzo con Mattia, Nicola ed Oscar De Pellegrin, nostro testimonial, stavamo pensando al progettare qualcosa di speciale nei confronti di ragazzi dei quali nessuno si è preoccupato».

Una menzione va poi a chi, con l’avvio dell’emergenza, si è visto stravolgere la vita quotidiana e soprattutto lavorativa.

«Devo, dobbiamo rivolgere un pensiero di gratitudine agli operatori che operano all’interno delle strutture. Il loro è un contributo importantissimo fornito alla società».

Nicola Barchet sottolinea il ruolo di Giesse.

«Quest’anno festeggiamo, oltre ai nostri 25 anni di attività, il grande traguardo dei 50 mila danni risarciti a tutela di qualsiasi cittadino che si ritrova purtroppo coinvolto in un incidente grave e non sa come ottenere giustizia. Quindi abbiamo voluto acquistare altrettante mascherine e portarle in dono a chi, in questo momento di ripartenza, rischia altrimenti di rimanere a volte “dimenticato”».

Oscar De Pellegrin invece lancia il monito relativo al «tenere i ragazzi disabili al centro delle attenzioni, specie quando attraversiamo periodi difficili».

Prima tappa dunque il “Centro di disabilità gravi e gravissime” di Cusighe, dove la direttrice Erica Tonetto ha accolto insieme ai suoi ospiti le mascherine e le performance di Alvaro Dal Farra e di Mattia Cattapan. Come ricordato infine dalla dottoressa Doriana Dal Zotto, assistente sociale della struttura, quello che è più mancato in questi mesi è stato il contatto umano con persone che non fossero operatori del centro. Per questo l’iniziativa di Mask to Ride rappresenta il ritorno alla “quotidianità”. —

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