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La Dolomiti perde 2-0 fa bella figura con la Triestina al “Rocco”

La squadra bellunese capitola solo a causa di due gravi disattenzioni difensive ma si sono visti grossi passi avanti. A segno Ganz, figlio dell’ex serie A Maurizio

Gianluca Da Poian
1 minuto di lettura
La Dolomiti Bellunesi al “Nereo Rocco” di Trieste 

TRIESTE

Due grossolane macchie difensive segnano la differenza di punteggio al Nereo Rocco. Ma nell’amichevole organizzata contro la Triestina nello splendido impianto giuliano, la Dolomiti Bellunesi continua a dare l’impressione di entrare sempre più nell’idea di calcio impressa dal proprio allenatore.

Fa insomma una figura dignitosa, al cospetto di una compagine alabardata in grado di catturare maggiormente l’occhio, rispetto al Pordenone visto sabato a Feltre. Il palleggio continua a svilupparsi e a rivelarsi più fluido e qualche presupposto da gol viene creato. Da cancellare però i pericolosi svarioni.

CASELLA DIRIGE IN MEDIANA

Va di 4-1-4-1 il tecnico Brando, tenendo il modulo fisso per l’intera durata dei novanta minuti anche quando vengono effettuati i vari cambi all’intervallo. Si rivede Virvilas tra i pali, davanti a lui i terzini dotati di ampia libertà di spinta sono Pasqualino e Macchioni. Alari e Pettinà occupano le caselle dei centrali, con Casella regista molto spesso chiamato ad abbassarsi proprio sulla linea difensiva per dare il via all’azione. Gli esterni sono De Paoli e Vinciguerra, con Onescu ed Artioli in mezzo. In attacco, terzo inizio da titolare per Svidercoschi.

Out Thomas Cossalter per l’infortunio alla spalla e un Conti non al meglio.

Il costante palleggio bellunese riesce abbastanza, pur non trovando chissà quanti sbocchi in termini di palle gol. I migliori spunti ospiti giungono sulla fascia sinistra, dove Vinciguerra appare piuttosto ispirato e in un paio di circostanze lascia sul posto il diretto avversario.

Dietro in linea di massima le cose vengono fatte come si deve, ma è sufficiente la prima grossolana disattenzione al 18’ per trovarsi sotto. Sul cross di Rocchetti, è davvero troppo solo Lombardi in mezzo all’area e il colpo di testa ben indirizzato non lascia proprio scampo a Virvilas. Poco prima dell’intervallo, Artioli difetta nella mira al momento di concludere dopo uno splendido scambio continuato con Svidercoschi.

RADDOPPIA GANZ, figlio d’arte

All’intervallo rimangono sul terreno di gioco solo Virvilas e Alari, la cui prestazione difensiva è monstre. A metà ripresa peraltro lasceranno spazio a Saccon e Pettinà. Si addormentano tutti sulla punizione al 53’ di Rocchetti, dove fa sponda Rocchi per servire l’accorrente Ganz (figlio dell’ex serie A Maurizio). 2-0 e Brando va su tutte le furie. Sta diventando un po’ la costante del precampionato quella di lasciarsi andare a pericolosi blackout spesso puniti dagli avversari.

La presenza di Corbanese rende più alto il offensivo della Dolomiti, unito al cambio passo di Cossalter sulla sinistra. Chance per Corbanese al quarto d’ora, ma Groaz dice no e comunque si alza la bandierina. Nel finale, non è freddo abbastanza De Carli nel punire l’uscita del portiere triestino, mentre Petrelli a ridosso del triplice fischio scappa in contropiede ma viene chiuso da Saccon.

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