Le ampezzane guardano lontano. «Ci stiamo plasmando, ma c’è da migliorare»
Stefania Constantini e Marta Lo Deserto commentano il Mondiale di Curling. «In Svezia atmosfera incredibile, centrato l’obiettivo playoff»
Luca De Michiel
i personaggi
Skip e vice skip tra sintonia, intesa e leadership. Stefania Constantini e Marta Lo Deserto sono due delle protagoniste dell’ottimo mondiale che si è appena concluso in Svezia con la quinta posizione per l’ItalCortina In in squadra anche Angela Romei e la terza ampezzana Giulia Zardini Lacedelli, inserita nell’All star iridata) del curling femminile.
La campionessa olimpica nel mixed doubles si è confermata ancora una volta ad altissimo livello e, nonostante qualche piccola sbavatura, ha trascinato le sue compagne per tutta la settimana.
Buone prestazioni anche da Lo Deserto, che dopo un avvio difficile ha tirato fuori tutta la sua grinta, giocando ad alte percentuali nelle gare importanti.
«Siamo ovviamente soddisfatte del risultato», spiega Stefania Constantini, «il nostro obbiettivo erano i playoff e li abbiamo raggiunti. Abbiamo cercato sempre di portare il nostro meglio sul ghiaccio ma abbiamo incontrato nei quarti una Svezia davvero in forma che ci ha lasciato poche chance».
Un’analisi che vede concorde anche Marta Lo Deserto. «Ci siamo comportate molto bene, questo è un grande risultato per una squadra giovane e che gioca insieme da solo due anni. Peccato per un paio di partite non perfette, ma sono orgogliosa di noi e consapevole che in futuro possiamo fare grandi cose».
Poco a poco le ragazze, che giocano insieme anche nel Dolomiti Almaviva, stanno costruendo la loro identità. Un lavoro non semplice in vista degli impegni futuri e con il focus sempre sul 2026.
«Con calma ci stiamo plasmando», conferma Stefania, «abbiamo un gioco prevalentemente difensivo, con solo qualche mano all’attacco. Penso che in questa maniera riusciamo a dare il nostro meglio, in Svezia abbiamo lavorato bene tatticamente e portato un buon gioco».
Nonostante i tanti tornei internazionali affrontati in questa stagione, l’atmosfera dei Mondiali ha sempre qualcosa di particolare.
«In Svezia l’ambiente era incredibile», racconta Lo Deserto, «completamente diverso da quello degli Europei. C’era molto più pubblico, un fattore che ha aiutato molto la Svezia nei quarti. Avevamo il tifo contro e non era semplice rimanere concentrate sul tiro da fare. Il ghiaccio poi era perfetto, uno dei migliori su cui ho giocato, ed in generale l’organizzazione davvero super».
Le ampezzane dunque chiudono la stagione di squadra con un altro ottimo risultato ma non senza qualche rimpianto.
«Forse potevamo sfruttare meglio alcune occasioni», ammette Constantini, «non siamo riuscite ad approfittare di qualche errore grave delle nostre avversarie. Lavoreremo sull’essere più incisive nei momenti chiavi del match, sempre più consapevoli della nostra forza».
E mentre Stefania tornerà al lavoro per preparare i Mondiali di mixed doubles in programma a fine aprile, Lo Deserto può tracciare un bilancio sulla sua stagione.
«Sono molto contenta, il tanto allenamento fatto ha portato i suoi frutti. Ci sono delle cose da migliorare e voglio concentrarmi nel farlo».
Mentalità vincente, quella che sta portando questa squadra a traguardi sempre più ambiziosi. Luca De Michiel
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