L’uomo in più sugli spalti ci sarà, l’allenatore in panchina no. Domani alle ore 19.30 al “Pala Feltre” è in calendario gara 1 della finale playoff contro il Pinè, con la presenza stimata di circa 2 mila spettatori. Eppure il Feltreghiaccio la affronterà senza il tecnico assieme al quale ha costruito le proprie fortune di queste due splendide annate.

Fabio Zampol ha infatti rassegnato le dimissioni dal ruolo di tecnico e la notizia è talmente sorprendente da aver fatto pensare al classico pesce d’aprile in anticipo. Niente di più vero, invece, e la motivazione risiede tutta - o quasi - in una questione contrattuale. Le parti non hanno trovato l’accordo per il mese aggiuntivo di partite, essendo proprio aprile escluso dall’iniziale accordo la cui scadenza è prevista oggi, 31 marzo 2023.

NONOSTANTE IL CONTRATTO...

“Effetto immediato”, si legge nella nota ufficiale firmata dal presidente Nicola Cassol, dove si annunciano le dimissioni di Zampol. A proposito dell’accordo scritto di collaborazione, emerge una differenza di vedute notevole.

Secondo il club infatti, il rinnovo avvenuto lo scorso anno faceva parte di un pacchetto di opzioni comprendente le stagioni 2022 - 2023 e 2023 - 2024, nel periodo tra il 1 settembre e il 31 marzo. Zampol invece sostiene che il 2023-2024 rappresentasse invece un’opzione a parte.

Ecco il perché, secondo alcune voci, l’ormai ex tecnico feltrino avrebbe già una mezza parola con un altro sodalizio.

“La società ha valutato ogni opzione per verificare di proseguire la collaborazione almeno sino al termine della attuale stagione sportiva, ma ciò non è stato possibile”, prosegue il Feltre nella nota stampa. “Pertanto alla data del 31 marzo cessa la collaborazione sportiva tra club e allenatore”. Fanno seguito i ringraziamenti di rito, i quali però non cancellano lo stupore diffuso per quanto avvenuto.

EQUILIBRI DA MANTENERE

Il presidente Nicola Cassol avrebbe immaginato di dover pensare a tutt’altro, nella settimana di avvicinamento alle partite che potrebbero proiettare il Feltre verso la vittoria della C e il salto in cadetteria.

«In un momento così la pressione e l’attenzione nei nostri confronti è enorme ed avremmo volentieri lasciato passare in sordina quanto accaduto», sottolinea il numero uno del club. «Al tempo stesso, si è verificata tale situazione della quale siamo rammaricati».

In sostanza domanda ed offerta erano troppo distanti, sintetizzando al massimo quanto accaduto.

«In effetti il coach ha posto determinate condizioni che noi non abbiamo potuto, né discutere, né tantomeno accettare. Avremmo al massimo dovuto parlarne prima, ad ogni modo in primis contano gli equilibri all’interno del Feltre e una soluzione era ormai impossibile da trovare».

Certo, parliamo di due o tre partite ancora da giocare.

«Il suo contratto fino al 2024 non era legato ad un’opzione da rinnovare, bensì è già comprensivo di quella durata. Non rientrava nel contrario il mese di aprile, questo è vero. Comunque andiamo avanti lo stesso: la squadra lavorerà coadiuvata dai medesimi assistenti e dall’aiuto di Ferdinando Coppa, al momento nello staff tecnico del settore giovanile».

DOMANI LA FINALE

In tutto ciò, è il momento di gara 1 contro il Pinè. Nonostante lo scombussolamento, nulla cambia nell’entusiasmo percepibile attorno alla squadra. Saranno circa 2 mila gli spettatori, tanto che il Feltreghiaccio ha scelto di sospendere la prevendita online lasciando la possibilità di acquistare gli ultimi biglietti a partire dalle 18. Sempre riferita alla finale di domani, il Feltre ha pubblicato sulle pagine social le info parcheggi. Sarà infatti interdetta alla sosta l’area di Prà del Moro, considerato il concomitante Motoraduno.