Dolomiti, De Cian difende il progetto. «Belluno resta sempre centrale»
Il presidente dispiaciuto per l’uscita dal cda di Della Vecchia. «Ho cercato di convincerlo a rimanere, anche da esterno»
Gianluca Da Poian
Dispiaciuto per l’uscita dal direttivo di Gianluigi Della Vecchia, ma determinato nel mandare avanti con forti motivazioni la Dolomiti Bellunesi.
Il presidente Paolo De Cian non nasconde di aver cercato di convincere l’ormai ex vicepresidente a rimanere nel cda, almeno sino alla scadenza dell’attuale biennio e magari anche successivamente. Detto ciò, la decisione è stata accettata. Nessun dubbio, inoltre, riguardo il ruolo centrale che gioca la città di Belluno in questo progetto sportivo, nonostante più di qualcuno veda sempre più protagonisti le realtà di Feltre e Sedico e un po’ distante l’area ex gialloblù.
ANTICIPAZIONE
«La volontà di un passo indietro ci era stata anticipata dallo stesso Della Vecchia nel corso dell’ultimo consiglio», spiega De Cian. «Nel frattempo ho ed abbiamo cercato di convincerlo a rimanere, quantomeno per dare una mano dall’esterno. Ha preferito, però, prendere tale decisione e non possiamo fare altro che accettare. Speriamo sia solo un anno sabbatico».
Qualcuno già quest’anno aveva notato una sorta di distanza tra Paolo Polzotto e la Dolomiti, come dimostrato dalle poche partite a cui il patron di Ital Lenti ha assistito dal vivo in stagione.
Ora esce pure il cognato (dal 30 giugno), peraltro tra i principali attori protagonisti della fusione in quota Belluno. L’unica certezza al momento sembra essere la continuazione della sponsorizzazione, però è evidente come vi sia una certa distanza tra le parti.
«In realtà rimangono due persone appassionate del progetto», precisa De Cian. «Lo stesso Polzotto lo ho sentito di recente. Riguardo la partnership con Ital Lenti, il contratto sottoscritto è triennale ed eventualmente ci si siederà attorno a un tavolo la prossima estate».
Al di là delle dimissioni di Della Vecchia, a breve andrà comunque a scadenza il mandato biennale dell’attuale consiglio.
«Penso in autunno nomineremo il nuovo cda, riorganizzandoci nel modo migliore possibile».
BELLUNO CENTRALE
Non sono pochi i sostenitori della teoria secondo la quale la Dolomiti Bellunesi starebbe spostando il baricentro verso la zona del feltrino e del territorio sedicense, lasciando in disparte quello che poteva rappresentare il vecchio Belluno. Apprendere dell’uscita di scena di una figura come Della Vecchia darà manforte a chi la pensa in questo modo.
«Io non ritengo stia andando così», obietta De Cian. «Innanzitutto i rapporti con la vecchia dirigenza gialloblù sono ottimi. Stiamo inoltre pur sempre parlando del capoluogo della provincia, il cui stadio nelle nostre intenzioni diventerà la casa definitiva della prima squadra. Non sapete a tal proposito quanto fremiamo in attesa del via ai lavori di ristrutturazione del Polisportivo. Okay, da Feltre è arrivato il gruppo più numeroso di volontari, ma il nostro rimane un progetto intenzionato ad abbracciare l’intera provincia e a cui tutti possono prendere parte. È impegnativo, sicuro, ma lo desideriamo portare avanti con il massimo delle forze e dell’entusiasmo. Gli obiettivi non sono cambiati, anche perché su qualche aspetto abbiamo sbagliato ma su altri è stata intrapresa la strada corretta».
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