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Google, ora si possono cancellare le cartelle mediche dal motore di ricerca

Google, ora si possono cancellare le cartelle mediche dal motore di ricerca
Nella pagina relativa alla politica di rimozione dei contenuti, fra i dati che il colosso “potrebbe eliminare” è stata aggiunta una nuova voce. Ma solo su richiesta dell'interessato. Come accade anche per le foto di nudo condivise senza il permesso del soggetto ritratto 
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ROMA - “I dati che riguardano i miei pazienti?  Uso solo servizi cloud basati in Europa, dove le regole sulla privacy sono ben chiare”. Sessantacinque anni, professione diabetologo, tedesco, lo incontriamo mentre rientra da un convegno a Los Angeles. “Perché potrebbero finire online in un modo o nell’altro e io non mi fido”.

E’ già successo, quando ad esempio in India finirono online i test condotti da un laboratorio su 43 mila pazienti, fra i quali anche quelli relativi all’Hiv. Ora Google ha iniziato a cancellare silenziosamente le cartelle e le informazioni mediche dal suo motore di ricerca. Nella pagina relativa alla politica di rimozione dei contenuti fra i dati che il colosso “potrebbe eliminare”, è stata aggiunta una nuova voce: dati confidenziali medici di privati.

Si tratta dell’ultima voce della lista. Compare dopo le informazioni relative alla sicurezza sociale negli Stati Uniti, il codice identificativo dei contribuenti in Argentina o delle residenze in Cina e ancora i numeri di conto corrente, quelli delle carte di credito, la firma digitale, foto di atti sessuali espliciti o di nudo condivise senza il consenso dei soggetti e appunto ora anche le cartelle mediche.  

Per primi se ne sono accorri i colleghi di Bloomberg che sottolineano come tali informazioni verranno eliminate solo su richiesta dei diretti interessati. Quindi, nel caso ci fosse una fuga di notizie, dovranno essere le persone coinvolte a domandare a Google di intervenire. Sempre ammesso che se ne accorgano in tempo.

Quella stessa pagina del colosso di Mountain View si apre con la dichiarazione di intenti che è alla base della filosofia dell’azienda: “organizzare le informazioni del mondo e renderle universalmente accessibili”. Con alcune eccezioni, per fortuna. Ma non si capisce come mai il colosso debba attendere una richiesta formale per cancellare dati sensibili come quelli medici o le immagini di nudo esplicite pubblicate senza il consenso del soggetto.