Sono passati 25 anni da quando Brewster Kahle svelò l’Internet Archive: era il 1996, e da allora miliardi di pagine sono state conservate grazie alla monumentale attività di archiviazione realizzata da questa biblioteca digitale no-profit.
L'anniversario è l'occasione scelta dal fondatore e dagli organizzatori per ripercorre le tappe e celebrare i successi del progetto, invitando le persone in uno spazio virtuale dedicato a unirsi all'iniziativa con tweet, messaggi e video di testimonianza e sostegno.

Un Archivio di tutto e per tutti
Internet Archive nasce con un obiettivo molto ambizioso: il sogno del fondatore (che ne ha scritto di recente), ingegnere informatico laureato al Mit, era quello di creare una biblioteca in versione digitale in grado di contenere tutte le opere umane mettendole a disposizione di tutti sul Web per garantire l'accesso universale alla conoscenza.
Una volta gettata la prima pietra, questo archivio pubblico, che si avvale di programmi e tecnologia per scansionare metodicamente la Rete e scattare istantanee del Web catalogate in base alla data di acquisizione, ha iniziato a crescere e ad arricchirsi di materiale multimediale.
Lo spazio occupato attualmente è enorme, avendo raggiunto la cifra di 70 petabyte di dati: sono 602 miliardi, le pagine collezionate e accessibili attraverso la Wayback Machine, 4,6 milioni i libri digitalizzati, 4 milioni i filmati, 14 milioni i file audio, inclusi concerti di artisti indipendenti come gli Smashing Pumpkins, 15mila giochi per computer e 580mila software.
Si sa che i contenuti online scompaiono o vengono cambiati e rimossi di continuo per varie ragioni e che la durata media di una pagina sul Web è di un centinaio di giorni, ma grazie all’Internet Archive, che rappresenta la memoria permanente e globale del mondo online, sempre più dimensione del vivere sociale, ne viene conservata una copia digitale.
Questa opera di archiviazione, rivolta a un'utenza globale, è utile a mantenere un’informazione in grado di documentare mutamenti e passaggi storici rilevanti. E ne beneficia anche chi svolge una funzione di controllo e verifica dei fatti. Per capirne l’importanza, è utile un esempio collegato all'attualità: negli Stati Uniti, il Partito Repubblicano ha cancellato una pagina dal suo sito in cui venivano elogiati i risultati dell'accordo promosso nel 2020 dall'ex presidente Trump con i talebani, che alla luce di quello che sta accadendo in Afghanistan è stata evidentemente giudicata di cattivo gusto. Grazie all’Internet Archive, però, questa pagina è stata recuperata e si può comunque consultare.
Anche per questo, molti giornali fanno affidamento sulla Wayback Machine, perché il semplice screenshot di una vecchia pagina può essere inattendibile, perché facilmente modificabile.


Con il contributo di tutti
Lo staff dell’Internet Archive, composto da circa 200 persone, collabora con istituzioni, librerie, musei, università e centri di ricerca perseguendo finalità senza scopo di lucro.
Anche le singole persone possono comunque dare un contributo: ciascuno di noi può trasformarsi in archivista e partecipare al processo di conservazione digitale di una pagina attivando una specifica funzione della Wayback Machine. L’Internet Archive, che conta 1,5 milioni di visitatori unici giornalieri e compare nella classifica dei 250 più importanti siti del mondo, incoraggia la collaborazione del pubblico, cui consente di caricare e scaricare il materiale digitale a costo zero.
Per non violare i diritti di copyright è possibile applicare una licenza Creative Commons, anche perché la missione dell’Internet Archive è quella di preservare un patrimonio importante di contenuti e opere, ma anche favorire un accesso alle informazioni e una loro circolazione più liberi e aperti.