Il 23 agosto questo Almanacco non può non occuparsi di mobilità per ben due fatti: il primo risale al 1617, quando a Londra vennero stabilite le prime strade a senso unico. Ora io non so quale problema di traffico potessero avere nel ‘600 a Londra, ma evidentemente c’era. Il secondo, del 1904, è il brevetto per le catene per le gomme da auto, in modo da poter guidare su neve o ghiaccio. Lo dobbiamo ad Harry Weed, di Canastota, New York.
Canastota è un piccolo villaggio dove Weed lavorava per un negozio del cugino, che vendeva motori per automobili. Qui gli venne l’idea di sviluppare le catene per poter guidare anche in cattive condizioni metereologiche. Per usare le sue parole: “Provide a flexible and collapsible grip or tread composed entirely of chains linked together and applied to the sides and periphery of the tire and held in place solely by the inflation of the tire, and which is reversible”. Ai tempi per poter mettere le catene lo pneumatico andava sgonfiato e poi rigonfiato.
Quando ricevette il brevetto (numero 768,495 - qui la copia del brevetto originale), aprì la sua startup per produrre le catene e venderle. Per un certo periodo la Weed Chain Tire Grip Company ebbe un notevole successo. Eppure a un certo punto, nel promuovere il suo prodotto gli venne una strana idea: sfidare il grande artista ed escapista Harry Houdini a liberarsi dalle sue catene. Houdini accettò e nel 1908, al teatro Hammerstein Victoria di New York, fu legato dalle catene per pneumatici di Weed e dopo un grande sforzo riuscì a liberarsi.
Nel 1912 cedette il brevetto e l’azienda alla American Chain and Cable Company di Detroit e morì molti anni dopo, a 89 anni. Sul certificato di morte scrissero solo: “Inventore”.