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Almanacco dell'Innovazione - 13 novembre 1965

Ibm ci presta un computer, e il presidente Saragat inaugura il centro che ci porterà su Internet

La sede del Cnuce in via Santa Maria
La sede del Cnuce in via Santa Maria 
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Se il 1961 “è l’anno che cambiò l’informatica italiana”, come si dice oggi a Pisa per i 60 anni della Calcolatrice Elettronica Pisana, il 13 novembre è il giorno da celebrare. Perché il 13 novembre 1961 venne inaugurata la Cep, ma 4 anni dopo, sempre il 13 novembre e sempre a Pisa, nasce il Cnuce, il Centro nazionale Universitario di Calcolo elettronico.

Se non vi dice nulla, pazienza, ma sappiate che se un giorno di moltissimi anni dopo, l’Italia è stata uno dei primi Paesi a collegarsi alla nascente rete Internet, lo dobbiamo al Cnuce e ai suoi ricercatori (lo racconta anche un documentario che ho scritto per RaiPlay). Per i pionieri dell’informatica nostrana, Cnuce non è una sigla, ma il nome di una stagione epica.

Insomma, non so se questa storia del doppio 13 novembre fu soltanto una coincidenza, ma non fu una coincidenza il fatto che i due eventi si svolsero a Pisa. Che era, e per certi versi resta, la capitale dell’Internet italico.

La vicenda del Cnuce è presto detta: nel 1963 il professor Alessandro Faedo, rettore dell’ateneo pisano, era andato in viaggio negli Stati Uniti dove aveva incontrato il vicepresidente della Ibm, Eugenio Fubini (figlio del famoso matematico Guido). Grazie a Fubini aveva potuto visitare una stabilimento dove veniva assemblato l’Ibm 7090, un computer a transistor di seconda generazione che era stato progettato per applicazioni scientifiche su larga scala. Qui Faedo aveva scoperto che gli acquirenti di quella macchina erano diverse università del mondo, ma neanche una europea e aveva detto più o meno: “Visto che presto la 7090 diventerà obsoleta (stavano arrivando i primi circuiti integrati, ndr), perché non ce ne donate un paio?”. Non sappiamo se fu grazie a questa richiesta del professor Faedo che la Ibm decise di mettere a disposizione di 3 università europee altrettanti 7090 per 5 anni. Le tre università scelte erano Londra, Copenaghen e Pisa, dove era già in funzione la mitica Cep.

La convenzione pisana fu firmata il 5 luglio 1965 e il 13 novembre, alla presenza del presidente della Repubblica, Giuseppe Saragat, la 7090 fu messa in funzione. Non faremo qui la storia del Cnuce, ma diremo solo che i suoi ricercatori svolsero un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’attività spaziale italiana grazie a Stefano Trumpy; e in quello delle reti con i progetti Rpcnet, Stella e Osiride del professor Luciano Lenzini. Le due attività ebbero il loro apice probabilmente il 30 aprile 1986 quando l’Italia sarà collegata alla rete Internet.