Il 14 novembre del 2012, Tim Berners Lee venne a festeggiare i 20 anni del Web a Roma e gli facemmo trovare una torta alta due metri. Almeno: io me la ricordavo così, invece ora sono andato sulla pagina Facebook dell’evento, che è ancora lì, e ho ritrovato la foto di quel momento, quello delle candeline. La torta non era così alta, ma era bellissima.
Fu bellissima l’iniziativa. La chiamammo Happy Birthday Web, scegliendo uno dei tanti possibili compleanni del www: il giorno in cui Tim Berners Lee disse al suo superiore di aver avuto una idea? Quando con Robert Caillau la realizzò? Quando la presentarono al mondo, cambiandolo per sempre? Non ricordo quale ricorrenza scegliemmo per invitarlo, era chiaramente un pretesto per celebrare una cosa importante in un Paese che, in gran parte, non aveva ancora capito il senso della rivoluzione digitale. Io avevo da poco lasciato la direzione di Wired e la camera di Commercio di Roma mi aveva chiesto di curare una serie di eventi per fare crescere “la cultura dell’innovazione” in città; lo ricordo perché è da questa collaborazione che due anni dopo nacque la Maker Faire che ancora si tiene ogni anno.
Partimmo con il Web, al Tempio di Adriano, davanti a Montecitorio, e fu una festa bellissima (qui un video con alcuni ospiti): ricordo in particolare il discorso appassionato e illuminato di Stefano Rodotà, che non c’è più; ma quel giorno sul palco si alternarono tante persone di valore con molte delle quali è poi nata una amicizia. C’era nelle nostre parole un entusiasmo di cui poi il tempo rivelerà l’ingenuità: per esempio avevo invitato due ragazze, una israeliana e una palestinese, che non ci conoscevano, per dimostrare che attraverso la Rete era possibile confrontarsi, capirsi e, come poi abbiamo detto tante volte, abbattere muri e costruire ponti.
Continuo a pensare che questo sia il vero senso del World Wide Web di Tim Berners Lee e a ritenere che se le cose non sono andate come speravamo è dipeso da altri, che hanno piegato la Rete a logiche di esclusivo profitto, e che siamo ancora in tempo per un terzo tempo migliore dell’attuale.