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Lo stato della eSIM in Italia: quali operatori la offrono, quali no e perché

Lo stato della eSIM in Italia: quali operatori la offrono, quali no e perché
Ecco quali sono le opportunità per utilizzare le schede virtuali con i provider italiani, e quali permettono di usarle anche sugli smartwatch (spoiler: sono solo due)
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Nonostante le embedded SIM, o eSIM, siano disponibili ormai da qualche anno, è solo dal 2021 che si può parlare davvero di adozione diffusa della tecnologia da parte degli operatori italiani. Nel 2022 il numero di dispositivi compatibili crescerà ancora, e secondo le stime degli esperti gli smartphone, tablet, wearable e PC dotati di SIM virtuali saranno più di 3,4 miliardi entro il 2025. Da un punto di vista tecnico le eSIM sono la naturale evoluzione delle tradizionali schedine che inserivamo prima nei nostri cellulari, e tutt’oggi infiliamo negli smartphone. Nella pratica sono un chip integrato  - dello stesso tipo che si trova su una SIM tradizionale - che si può programmare in modo da attivare un piano telefonico con l’operatore direttamente dal dispositivo. L’attivazione può avvenire tramite la semplice scansione di un codice QR fornito direttamente dall’operatore.

 

Un numero per tutto, ma non con tutti

In Italia non sono solo i maggiori operatori a supportare le eSIM per l’attivazione dei piani telefonici per voce e dati. Tuttavia soltanto due provider offrono una particolare funzione, ovvero la possibilità di utilizzare il proprio numero sia sullo smartphone, sia sulla eSIM di uno smartwatch, sulla quale viene “sdoppiato” lo stesso abbonamento. Vodafone offre la funzione con l’opzione One Number già dal 2018. Costa 5€ al mese e funziona con l’Apple Watch dalla quarta generazione in poi. Grazie al servizio gli utenti possono ricevere le chiamate indirizzate al proprio numero anche su Apple Watch LTE quando l’iPhone è scollegato dall’orologio. Da metà dicembre 2021 anche TIM offre - finalmente - lo stesso servizio: si chiama sempre One Number, senza molta fantasia, e costa sempre 5€ al mese. Il funzionamento è identico: si clona il piano tariffario sulla eSIM di un Apple Watch o di un Galaxy Watch 4 e si può utilizzare il wearable in mobilità per telefonare, lasciando a casa lo smartphone.

 

La eSIM per il piani tradizionali

Più ampia la scelta di operatori che offrono la possibilità di utilizzare la eSim degli smartphone con tutti i piani in abbonamento. Con Tim il costo dell’attivazione di una eSIM è di 10€ per un nuovo numero, oppure 15€ per un numero esistente, con il trasferimento automatico del piano collegato alla SIM tradizionale. Anche Vodafone distingue fra nuovi clienti o utenti già esistenti. Chi attiva un nuovo numero può richiedere la eSIM al costo di un solo euro, mentre per i clienti esistenti l’operazione costa 10€. Stesso prezzo per la sostituzione di una eSIM presso un centro Vodafone in caso di furto o smarrimento dello smartphone. Da marzo 2021 anche WindTRE offre la possibilità di attivare le eSIM. I prezzi sono gli stessi di TIM: 10€ in caso di nuovo numero, 15€ in caso di trasferimento di un numero esistente. A differenza di TIM, che permette di spostare la SIM su diversi dispositivi utilizzando più volte lo stesso codice QR, WindTRE genera un codice che si può utilizzare solo una volta. Per spostare gratuitamente la eSIM su un nuovo smartphone è necessario recarsi in negozio, dove verrà fornito un nuovo QR Code senza costi aggiuntivi.

Più al passo coi tempi l’offerta di VeryMobile, primo fra gli operatori virtuali italiani ad offrire una eSIM con una procedura totalmente digitale. In questo caso nessun costo di attivazione o trasferimento: il QR code si ordina sul sito e si può ricevere gratuitamente via email fino a tre volte (dopodiché la generazione di un nuovo codice costa 10 euro).

Il quinto e ultimo operatore ad offrire le eSIM in Italia è Spusu. In questo caso il prezzo è di 9,90€, lo stesso richiesto per l’attivazione di un nuovo numero. Stesso prezzo per i clienti esistenti che vogliono trasferire il piano da una SIM fisica all’eSIM. Il vantaggio rispetto ad altri operatori è che il QR Code della eSIM si può utilizzare quante volte si vuole per spostare il numero da uno smartphone a un altro. L’operatore supporta l’attivazione della eSIM su un solo dispositivo alla volta. Come per WindTRE e VeryMobile non è prevista la possibilità di utilizzare il profilo eSIM su un Apple Watch, ma lo si può invece attivare sugli iPad compatibili.

 

I grandi assenti

A differenza dei concorrenti, Iliad non offre l’attivazione delle eSIM. A marzo 2021 l’azienda aveva promesso l’introduzione del servizio nel giro di pochi mesi, ma per ora la promessa non è ancora stata mantenuta. Per l’operatore francese la domanda da parte degli utenti è ancora troppo bassa per giustificare l’investimento infrastrutturale necessario alla fornitura del servizio. La priorità per l’azienda è altrove, come dimostra la recente espansione nel mercato della telefonia fissa con offerte per la connessione in fibra. Più difficile invece giustificare l’assenza di un’offerta eSIM da parte di Ho Mobile. L’operatore virtuale è di fatto una costola di Vodafone, e la scelta di non fornire il servizio è probabilmente legata a decisioni strategiche di posizionamento del marchio.

 

Gli smartphone compatibili

Il numero di smartphone compatibili con le eSIM è già abbastanza ampio ed è destinato a crescere ulteriormente nel 2022. Il chip si trova già su tutti i modelli di iPhone dagli Xs e Xr in poi, cioè su tutti gli smartphone della Mela prodotti a partire dal 2018. La eSIM si può utilizzare per il piano in abbonamento principale oppure per attivare l’opzione Dual Sim in accoppiata con una SIM fisica. Secondo le indiscrezioni quest’anno Apple introdurrà inoltre un modello di iPhone 14 dotato unicamente di eSIM, e dunque privo dello sportellino per l’inserimento di una SIM fisica. 

Anche tutti gli smartphone Google a partire dal Pixel 3A in poi sono dotati di eSIM. Ad esclusione del Pixel 3a, la eSIM si può utilizzare assieme a una SIM fisica per avere due numeri sullo stesso dispositivo. I possessori di Pixel 4a facciano attenzione a Spusu: è l’unico dispositivo con eSIM non supportato dall’operatore virtuale.
Le eSIM sono disponibili anche su tutti i Samsung Galaxy a partire dal modello S20, inclusi i pieghevoli Galaxy Flip 3 e Galaxy Fold 3.
Fra gli smartphone di altri produttori dotati di eSim segnaliamo infine gli Oppo FindX3 Pro, FindX 3 e Reno 6 Pro; i Huawei P40, P40 Pro e Mate 40 Pro; i Motorola Razr e Razr 5G.