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Join the Indie 2022, il mondo italiano dei videogiochi non è mai stato così forte: i titoli in arrivo

Join the Indie 2022, il mondo italiano dei videogiochi non è mai stato così forte: i titoli in arrivo
Un utile promemoria sulle tante realtà made in Italy al lavoro su progetti sempre più grandi, ambiziosi e dal respiro internazionale
4 minuti di lettura

Join the Indie, evento organizzato da Video Games Party e sponsorizzato da Intel, è arrivato alla quarta edizione, che coincide con l'atteso ritorno a una formula ibrida, sia digitale sia fisica, dopo due anni forzatamente da remoto.

Pensato per la stampa ma anche per il pubblico (la replica è disponibile sul canale Twitch di Multiplayer.it), ha visto partecipare e intervenire decine di sviluppatori indipendenti italiani, pronti a raccontare progetti passati e futuri, ma anche ospiti nazionali e internazionali: da David Wise, prolifico compositore di colonne sonore di videogiochi come Donkey Kong, Battletoads e Star Fox, a Louis Castle, game designer del gioco di Blade Runner uscito nel 1997; da Andrea Babich, narrative designer della divisione milanese di Ubisoft, ai Dardari Bros, veri e propri pionieri dello sviluppo videoludico dello Stivale.

Join the Indie però è anche un utile promemoria sullo stato di salute dello sviluppo di videogiochi in Italia che continua a crescere, non solo in termine di introiti (nel 2021 ha superato di 2 miliardi di euro), ma anche di professionisti impegnati nella realizzazione degli stessi (più di 1600 alla fine del primo trimestre 2021, stando al rapporto Io sono Cultura 2021), senza però focalizzarsi troppo su dati, statistiche, percentuali, che sicuramente servono ma che forse troppe volte distolgono lo sguardo dal cuore pulsante del mercato e dalle produzioni che raggiungono gli scaffali virtuali italiani e internazionali.

I titoli in uscita

A sorprendere non è solo il numero sempre maggiore di titoli usciti o in arrivo nei prossimi mesi: alcuni mostrati, altri testati (su PC dotati di processori Intel, ovviamente), pad, mouse o volante alla mano, lasciano piacevolmente stupiti grazie a valori produttivi sempre più alti, che a volte tradiscono budget con qualche zero in meno rispetto alle produzioni americane o giapponesi più blasonate, ma che spesso compensano con soluzioni artistiche alternative, o con meccaniche brillanti e godibili.

Soltanto a volte perché (per esempio) l'adrenalinico Redout 2 dei torinesi 34BigThings ha davvero ben poco da invidiare in termini di mera resa grafica a produzioni internazionali: ispirato alla leggendaria saga Wipeout, è un gioco di corse futuristico in cui si gareggia su circuiti vertiginosi guidando navicelle supersoniche. Arriva il 16 giugno su PC e console di vecchia e nuova generazione (Nintendo Switch inclusa), e promette davvero bene. Come pure la favola dark dei bolognesi Trinity Team, già autori di Slap and Beans, tributo a Bud Spencer e Terence Hill (e intervistati qui da Italian Tech): The Darkest Tales è una reinterpretazione in salsa oscura e brutale delle fiabe più celebri, in cui si vestono i panni di un coraggioso orsetto cavaliere, in arrivo a luglio e pronta a mostrarci il dark side di Cappuccetto Rosso, della Bella Addormentata e della Sirenetta.

Sempre il 16 giugno sarà anche il turno di Temperia: Soul of Majestic, che debutta su PC in versione Early Access (permette di acquistare il gioco vero e proprio, ma in una versione ancora incompleta e a prezzo ridotto): sviluppato da Moonwolf, studio fondato dal celebre streamer e pro player Moonryde (578mila follower su Twitch), si tratta di un gioco di carte competitivo che punta a distinguersi da concorrenti come Hearthstone grazie a un approccio più diretto, con partite brevi ma intense, e una grande cura riposta nella creazione di un vero e proprio universo narrativo in cui è ambientato il gioco, per il quale sono in cantiere anche altri progetti collaterali (come una serie di romanzi).

Imminente è anche un altro progetto italiano che ha avuto non poca risonanza all'estero: Alaloth: Champions of The Four Kingdoms di Gamera Interactive. Provato in anteprima da Italian Tech e definito “un progetto ambizioso, vasto e intricato, che mescola dinamiche classiche del gioco di ruolo con alcune idee del passato”, il gioco dello studio padovano è proprio una lettera d'amore ai GDR di altri tempi, quelli di Ultima Online, quelli in cui per vivere un'avventura à la Dungeons & Dragons non c'erano molte alternative a tabelloni, carta e penna. Lo sviluppo non è ancora del tutto concluso, ma il 30 giugno sarà possibile acquistarlo in versione Early Access, su Steam e GOG.com.

Data di uscita autunnale per altri 3 progetti molto interessanti, anch'essi accolti a braccia aperte anche e soprattutto all'estero: Soulstice, in arrivo il 20 settembre e sviluppato dalla divisione gaming di Reply, è un intrigante gioco di azione veloce e dotato di una particolare meccanica, che permette al giocatore di controllare le due entità che compongono la protagonista, una chimera composta da un corpo e da uno spirito fusi ma indipendenti. L'ambientazione è un medioevo fantasy oscuro e brutale, e a convincere già da ora sono sia la fluidità del sistema di combattimento sia lo stile artistico. Batora: Lost Haven, dei catanesi Stormind Games, è un po' gioco d'azione, un po' gioco di ruolo e punta tutto sulla grande cura riposta nelle terre in cui la protagonista si ritroverà a combattere, ma soprattutto sulla trama e sulle scelte con cui il giocatore la plasmerà. Tennis League VR, dei milanesi AnotheReality, è invece un mix di software di allenamento e videogioco, un simulatore di tennis realizzato in collaborazione con veri esperti e insegnanti, pensato per allenarsi e perfezionarsi, prima ancora che offrire uno svago immersivo: si indossa il visore, si impugnano i controller, e tra modalità più professionali e altre più competitive e ludiche, si apprendono le basi della disciplina. Per i possessori di Quest 2, il visore di Meta, c'è già la possibilità di provare una demo gratuita dall'App Lab, mentre la versione completa arriverà tra qualche mese.

Un'immagine di Soulstice
Un'immagine di Soulstice 

Un bilancio della situazione

Ma al Join the Indie c'è stato spazio anche per produzioni già uscite, e per altre che verranno tra qualche anno: uno degli spazi è stato dedicato a Freud's Bones, un'avventura grafica dedicata al padre della psicanalisi, il cui sviluppo è partito da una singola autrice, Fortuna Imperatore (in arte Axel Fox) che da autodidatta ha iniziato a trasformare in realtà il sogno di diventare game designer. Del gioco, disponibile da fine maggio su Steam e che arriverà in futuro anche su Switch, trovate un approfondimento sulle pagine di Italian Tech. Immancabile anche la presenza di Vesper, sviluppato dallo studio lombardo Cordens Interactive, che dopo un buon successo di critica con l'uscita su PC, torna su Switch con una versione migliorata e arricchita, la Zero Light Edition.

Tra i presenti anche due figure di spicco del panorama motoristico digitale: da una parte la neonata divisione milanese del publisher francese Nacon è al lavoro su una nuova proprietà intellettuale ancora da svelare, ma tra le sue scuderie spicca quella di RaceWard Studio, gli autori della simulazione motociclistica RiMS Racing, disponibile dalla scorsa estate ma in continuo aggiornamento con nuovi tracciati e livree. Dall'altra, Marco Massarutto, co-fondatore di Kunos Simulazioni, gli autori di Assetto Corsa, una delle più impressionanti simulazioni automobilistiche in circolazione, che dal 2014, prima con il titolo base e poi con la versione Competizione, ha plasmato il concetto stesso di driving-sim. Servivano poche presentazioni al progetto, ma ogni occasione è buona per ricordare lo spessore dei talenti presenti in Italia (e per ribadire che c'è un nuovo Assetto Corsa in arrivo nei prossimi anni).

Più sul lungo termine, ma non per questo meno interessanti, altri due attesissimi progetti made in Italy: Project Galileo, già visto in anteprima a porte chiuse, il soulslike (ovvero ispirato alla serie Dark Souls di FromSoftware) ambientato in una reinterpretazione in salsa fantasy della tradizione e della cultura italiana, ha sfruttato il palco per ricordare la complicata genesi del progetto da parte di Jyamma Games, studio fondato a Milano qualche mese prima dello scoppio della pandemia, ma anche per annunciare che verrà ufficialmente mostrato in versione giocabile al Tokyo Games Show 2022, una delle più importanti fiere mondiali del videogioco.

E internazionale è anche il respiro di Simon the Sorcerer: Origins, prequel ufficiale del primo, leggendario Simon the Sorcerer, una delle avventure grafiche più celebri e amate. Trent’anni dopo, i veterani genovesi Smallthing Studios hanno raccontato com'è nato il mito di Simon, prendendo in eredità la licenza degli inglesi Adventure Soft.