Su Twitter si parla ancora dello stupro avvenuto l’altra mattina in una strada di Piacenza e soprattutto della decisione di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, di condividerne le immagini. Se ne parla nonostante che quel video su Twitter non sia più visibile. Lo stesso accade su Facebook, e pure su Instagram: se ne discute, ma non si può vedere.
Entrambe le piattaforme hanno rimosso le immagini, perché entrambe le hanno ritenute non conformi alle loro regole: nel dettaglio, da Meta, che controlla sia Facebook sia Instagram, ci hanno spiegato che le norme violate sono quelle relative al cosiddetto Sfruttamento sessuale di adulti (si possono leggere qui), mentre su Twitter, al posto del cinguettio incriminato c’è la scritta Questo Tweet ha violato le Regole di Twitter e un link che rimanda a Le nostre opzioni per l'applicazione delle norme (che è questa pagina qui).
Come si racconta Giorgia Meloni sui social

Com’è che quelle immagini sono finite online
Secondo quanto ricostruito, il video dello stupro sarebbe stato realizzato dalla stessa persona che ha avvertito le forze dell’ordine e permesso l’arresto del violentatore: ha ripreso tutto dalla finestra di casa, probabilmente (immaginiamo) per consegnare il filmato alla polizia.
Successivamente, però, il sito del Messaggero ha pubblicato (e poi rimosso) il video delllo stupro: i protagonisti non si vedono, perché sono pixellati, ma si sentono le urla strazianti della donna che subisce la violenza. Domenica, il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha condiviso su Facebook uno screenshot del filmato, mentre lunedì mattina Meloni ha appunto postato tutto su Twitter.
twitter: la spiegazione di Giorgia Meloni per la condivisione del video

Perché il video è stato rimosso
Nelle ore successive sono iniziate le polemiche, sia da parte delle altre forze politiche (ma non tutte: Emma Bonino ha detto che “indecente è lo stupro, non la pubblicazione delle immagini”) sia di molte, moltissime persone comuni.
Dal punto di vista di Facebook, Instagram e Twitter, è probabile che siano avvenute due cose, anche contemporaneamente: il gran numero di segnalazioni ricevute dai post ha attirato l’attenzione dei software di moderazione dei contenuti e degli stessi moderatori umani; il contenuto del video (soprattutto la traccia audio) ha fatto scattare in automatico le procedure di revisione e poi l’eventuale rimozione. Che è avvenuta in tempi relativamente rapidi, considerando la mole di contenuti che vengono pubblicati sui social: Twitter ha oltre 10 milioni di utenti in Italia, Facebook ne ha quasi 3 miliardi nel mondo, che si fotografano, commentano e postano tutti i giorni; su YouTube vengono caricate più di 500 ore di video ogni minuto; su TikTok viene fatto l'upload di oltre 3 miliardi di video al mese.
È interessante notare come Twitter preveda anche un Avviso di eccezione per interesse pubblico: online si legge che “in rari casi, potremmo riscontrare la presenza di un interesse pubblico che richieda di mantenere accessibile un tweet altrimenti in violazione delle nostre regole”. Il contenuto resta visibile, ma accompagnato da un bollino. Cosa che però non si è verificata con il tweet della leader di Fratelli d’Italia.