Ieri il presidente della Repubblica ha parlato. Per farlo ha scelto LinkedIn, la piattaforma dei professionisti, dove ha un profilo con oltre due milioni e mezzo di follower. Si è presentato con un inedito girocollo nero sotto una giacca scura. Niente cravatta e camicia bianca stavolta. Ha parlato per tre minuti per condividere una notizia importante. Un nuovo unicorno, una startup che ha spiccato il volo raggiungendo una valutazione di un miliardo di euro.
Si chiama Exotec, si occupa di robotica e logistica, e nei prossimi anni, ha detto il presidente, farà mille e cinquecento assunzioni. Mille e cinquecento posti di lavoro creati, perché così va il mondo: sono le startup il più grande creatore di posti di lavoro. L’occupazione si difende così. Con Exotec, ha detto il presidente, gli unicorni nel paese sono venticinque, l’obiettivo che lui stesso aveva indicato per il 2025, raggiunto quindi con tre anni di anticipo. Segno che gli investimenti pagano, che aver creduto nelle startup non è stato un errore ma anzi sarà un volano per la crescita del paese.
Il presidente della Repubblica di cui parliamo non era Sergio Mattarella, purtroppo: era Emmanuel Macron, che in pochi anni ha trasformato la Francia nel leader europeo in tema di innovazione e tecnologia. Un paese per giovani, un paese con un futuro. In Italia lo scorso anno gli investimenti in startup sono finalmente cresciuti molto ma sono cresciuti molto anche negli altri paesi quindi il distacco dell’Italia dalle prime posizioni è addirittura aumentato. Non a caso non abbiamo neanche una startup unicorno da festeggiare al Quirinale. Speriamo che il prossimo presidente della Repubblica sia più fortunato.