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La campagna segreta di Facebook per screditare TikTok

La campagna segreta di Facebook per screditare TikTok
(reuters)
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Facebook sta pagando una azienda di comunicazione politica di Washington per orchestrare campagne mediatiche per screditare TikTok. Il messaggio da far passare è che mentre politici e giornalisti si occupano di Meta e dei suoi problemi, “la vera minaccia viene da questa app, di proprietà cinese, che i nostri adolescenti usano in massa”.

La società incaricata della campagna si chiama Targeted Victory e, secondo i documenti visionati dal Washington Post, nei mesi scorsi ha cercato di far pubblicare su diversi giornali articoli e commenti per mettere in cattiva luce TikTok. “Il nostro sogno”, si legge in una mail inviata da Targeted Victory, “sarebbe avere degli articoli intitolati “from dances to danger”, dai balletti ai pericoli, ecco come TikTok è diventato il più dannoso social per i ragazzini”.

Quegli articoli sono effettivamente usciti, a decine. Per arrivare a questo obiettivo Targeted Victory ha creato un documento intitolato “video cattivi su TikTok” ma in molti casi quei video erano partiti proprio da Facebook prima di approdare su TikTok. In altri casi su TikTok non sono mai arrivati come la challenge “schiaffeggia un insegnante” che invece ha riguardato soltanto Facebook. Come risultato però davvero gli insegnanti in America hanno iniziato a temere di poter essere schiaffeggiati dai loro alunni, creando un clima di tensione nelle scuole. Facebook insomma non si limita soltanto ad amplificare le fake news tramite i suoi algoritmi; ma le crea per screditare i rivali. Non è la prima volta che l’azienda di Mark Zuckerberg viene colta mentre orchestra campagne di disinformazione. In un caso simile nel 2018 il fondatore disse: “Non abbiamo mai chiesto a nessuno di diffondere notizie false”.

Sono passati quattro anni: Facebook è diventata Meta per iniziare un percorso nuovo verso il metaverso, ma certi difetti resistono. Ora servono delle risposte: chi ha proposto questa campagna e quando? chi l’ha approvata?