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Oltre le fonti rinnovabili: come si realizza un data center sostenibile

Oltre le fonti rinnovabili: come si realizza un data center sostenibile
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La sostenibilità – ambientale, economica e sociale – è diventato un elemento imprescindibile di ogni trattativa commerciale. Se ieri prodotti e servizi definiti sostenibili potevano essere un desiderata di un’offerta tecnologica, seppur differenziante, oggi non basta più. Le aziende si aspettano da tutti i loro fornitori dati, parametri e azioni concrete, perché, agli occhi dei cosiddetti stakeholder aziendali, tutta la filiera deve dimostrarsi sostenibile.

Sono gli stakeholder, gli azionisti, i consumatori e i dipendenti stessi, che lo richiedono, e in più l’azienda deve già certificare con riscontri oggettivi e azioni nei propri bilanci ESG. Se oggi la tecnologia è erogata principalmente sottoforma di servizio, va da sé che la scelta del fornitore IT sarà profondamente influenzata da precise garanzie di sostenibilità. Secondo un’analisi di IDC – che ha realizzato l’interessante white paper Green Data Center: la sfida per uno sviluppo digitale più sostenibile ed efficiente disponibile qui - “il 45% delle organizzazioni nel mondo considererà la sostenibilità come fattore decisivo nell’acquisto di tecnologie digitali”. Ciò vale soprattutto quando si deve considerare il data center in cui ospitare, in parte o completamente, la propria infrastruttura tecnologica.

Tutti gli ICT provider stanno attrezzando le loro strutture per fornire le giuste garanzie di sostenibilità, alcuni hanno iniziato solo ora, altri, come Elmec Informatica, hanno inserito la sostenibilità come elemento portante fin dalla progettazione dei loro data center. Il fornitore di tecnologia italiano affianca da oltre 50 anni le imprese nel loro percorso verso la digitalizzazione, con un portfolio completo di servizi cloud e di servizi gestiti, anche in ambito Digital Workspace e IT Security.

Azioni sostenibili: dal raffreddamento intelligente alla scelta dell’hardware

Con un percorso iniziato già nel 2015, Elmec Informatica ha costruito un campus tecnologico con l’obiettivo principale di ridurre sensibilmente le emissioni di CO2 per minimizzare e trasformare in positivo l’impatto sul territorio. Oggi l’azienda può mettere a disposizione dei propri clienti un data center certificato Tier IV che raggiunge un’efficienza energetica – un valore indicato in PUE, Power Usage Effectiveness - pari all’1,15 al 50% del carico nominale contro la media internazionale dell’1,59 (Uptime Institute, 2020) ed alimentato al 100% da energia proveniente da fonti rinnovabili.

Ma sostenibilità per Elmec Informatica non significa solo fonti rinnovabili. Sono diverse le considerazioni da fare e le azioni da mettere in campo per garantire ai propri clienti la massima sostenibilità possibile. Proprio per questo l’azienda ha voluto creare “una catena del valore sostenibile” che IDC descrive perfettamente nel suo documento. Una catena estremamente lunga, che dalla fabbrica del produttore del singolo componente hardware, raggiunge l’azienda cliente.

Nelle maglie di questa catena si inseriscono le scelte di Elmec Informatica, come l’individuazione del miglior hardware sostenibile per popolare il proprio data center. In particolare, per quanto riguarda lo storage, componente tecnologica affamata di energia e di spazio, la scelta è ricaduta sull’offerta Pure Storage. Leader di mercato e inserito per 9 anni consecutivi in alto a destra del noto Gartner Magic Quadrant per il Primary Storage, anche Pure Storage è nativamente sostenibile. L’intera offerta Evergreen// è studiata per minimizzare i requisiti di alimentazione, raffreddamento e spazio. È basata al 100% su tecnologie Flash, dunque senza parti meccaniche facilmente deteriorabili, è facile da gestire e continuamente monitorabile grazie alla piattaforma di gestione Pure1.

Oltre al contenimento dei puri consumi energetici, la sostenibilità in Pure si esprime anche attraverso altre caratteristiche. La prima consiste in una maggiore capacità in uno spazio inferiore – grazie a una eccellente tecnologia di compressione dei dati. Ancora, Pure Storage fa della semplicità d’uso e di gestione la sua caratteristica principale e anche semplicità significa sostenibilità perché consente di ridurre l’impatto sui team operativi. Infine, un’architettura in grado di garantire un ciclo di vita maggiore dei singoli apparati significa, ancora una volta, sostenibilità, perché se non c’è bisogno di sostituire componenti per anni, nello stesso periodo non si produrranno rifiuti tecnologici da smaltire.

Ma Elmec non si accontenta di raccontare ai clienti le proprie scelte nella realizzazione di una catena del valore sostenibile. Vuole che queste scelte siano certificate correttamente da enti indipendenti e che i dati che ne derivano siano numerosi ed esaustivi. L’obiettivo finale è di condividere con i clienti il maggior numero di informazioni legate alla sostenibilità che riguardano le soluzioni scelte e di fornire in ogni momento il valore dell’impronta carbonica dei servizi usufruiti. È uno sforzo notevole ma, come detto, ormai imprescindibile perché, come recita il documento di IDC: “per gli operatori di data center l'identificazione di investitori, partner, lavoratori e clienti attenti alla sostenibilità, è fondamentale per attrarre investimenti e talenti e consolidare la posizione strategica nell’ecosistema (sostenibile)”.